Il dialogo strategico

dialogo strategico

Nella Terapia Breve Strategica, il colloquio psicologico è condotto in modo da comprendere il problema e favorire il cambiamento fin dalla prima seduta, grazie al dialogo strategico che va ben oltre la semplice raccolta di informazioni, divenendo esso stesso un potente strumento di trasformazione. Si tratta di una tecnica terapeutica, sviluppata dal Prof. Giorgio Nardone, orientata alla risoluzione di un problema specifico oppure al raggiungimento di un obiettivo personale o relazionale. In entrambi i casi, l’intervento non si limita alla comprensione del disagio ma mira fin da subito a favorire un’esperienza alternativanel modo di pensare, sentire e agire della persona. Si articola in cinque fasi fondamentali, ognuna delle quali contribuisce in modo unico al processo di intervento psicologico.

Domandare strategicamente per iniziare a cambiare

Il colloquio inizia con domande mirate che seguono una logica “ad imbuto”: si parte da questioni generali per arrivare a dettagli specifici. Attraverso domande che offrono un’illusione di scelta o che orientano la riflessione, il paziente comincia ad osservare il problema da nuove prospettive. Già nel rispondere, la persona compie i primi passi verso il cambiamento.

Parafrasare per indurre il cambiamento

Le parafrasi strategiche aiutano a riorganizzare le informazioni e a ristrutturare i significati delle risposte ricevute dal paziente. Non si tratta solo di ripetere ma di restituire alla persona una nuova visione della propria esperienza, introducendo analogie, paradossi e nuovi significati. Questo processo permette di rompere i circoli viziosi delle soluzioni inefficaci e di aprirsi a nuovi modi di pensare e agire.

Far sentire per cambiare: evocare le sensazioni

Il dialogo strategico utilizza metafore, immagini e linguaggio evocativo per suscitare esperienze emotive concrete. Sono le emozioni che, ancor più della comprensione razionale, guidano il cambiamento e permettono di “sentirlo” prima ancora di capirlo, superando le naturali resistenze della mente.

Riassumere per ridefinire e orientare il cambiamento

Il terapeuta strategico, una volta che è stata completata la fase di indagine-scoperta, utilizza un’iper-parafrasi per evidenziare i cambiamenti avvenuti nel corso del colloquio e per ricomporre quanto emerso. Questo riassunto strategico evidenzia ciò che mantiene il problema e ciò che ha già generato miglioramento. Serve a dare coerenza e fiducia al processo, mostrando la direzione verso cui si sta andando.

Prescrivere congiuntamente per agire il cambiamento

La prescrizione rappresenta la fase in cui il paziente è invitato ad agire concretamente o pensare tra una seduta e l’altra. Si tratta di una scoperta congiunta con il terapeuta, sentita come una possibile via d’uscita dal problema ed espressa con linguaggio ingiuntivo ovvero che “induce a fare”. La prescrizione traduce le scoperte emerse nel corso del dialogo in esperienze reali e trasformative: grazie al percorso esperienziale delle fasi precedenti, il paziente è motivato ad accettarla ed a seguirne le procedure.

Riferimenti bibliografici

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